Stampante
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Autore: Giuseppe Nicolosi
Periferica di output che permette di ottenere su un supporto cartaceo i dati elaborati dal calcolatore. In tal modo è possibile stampare grafici, lettere, fatture, tabelle, disegni, ecc.
La classificazione delle s., si effettua sulla base delle diverse tecnologie di stampa utilizzate, distinguendo tra s. a margherita, ad aghi, a getto d’inchiostro, a tecnica laser e a sublimazione di cera.
Le s. ad aghi e a margherita sono in via di estinzione dalla fascia dei grandi consumi, sostituite ormai pressoché completamente da s. a getto di inchiostro e da s. laser. Le s. a margherita stampavano i caratteri mediante martelletti contenenti il carattere, in modo non dissimile da quanto avveniva nelle macchine da scrivere elettroniche. Le s. ad aghi sono invece dotate di una testina di scrittura costituita da un numero variabile di aghi (9, 18, 24, 48) All’aumentare del numero degli aghi aumenta la qualità grafica della stampa. Il principio di funzionamento è, nella s. ad aghi come in quella a margherita, la percussione dei caratteri su un nastro scorrevole imbevuto di inchiostro. Le s. ad aghi sono ancora molto usate per stampare su modulo continuo grandi quantitativi di dati.
Le s. laser utilizzano una tecnologia simile a quella delle fotocopiatrici: un raggio laser illumina un rullo sensibile alla luce. Il calore attira le particelle di un composto chiamato toner che si vanno a depositare sul rullo. Il successivo scorrimento del foglio sul rullo provoca il trasferimento del toner sulla carta e realizza la stampa.
Le s. a getto d’inchiostro, oggi largamente diffuse nella fascia consumer, si basano su sistemi che controllano lo spruzzo di minuscole gocce d’inchiostro liquido sulla carta.
Infine, le s. a sublimazione di cera (o termiche), vengono usate prevalentemente nella stampe a colori e utilizzano una tecnologia basata sul riscaldamento: una pellicola di materiale sintetico simile alla cera si scioglie depositando su un foglio di tipo speciale un sottile strato di colore ‘cerato’.
Nella valutazione di una s. generica si tiene conto di due fattori principali, la risoluzione e la velocità di stampa. La prima si misura in DPI (Dot per Inch, punti per pollice) e indica il numero di punti che la s. è in grado di disegnare nell’unità di misura; la seconda si misura in caratteri per secondo (CPS) nelle s.ad aghi e in numero di fogli al minuto per le s. a laser/getto d’inchiostro.
La classificazione delle s., si effettua sulla base delle diverse tecnologie di stampa utilizzate, distinguendo tra s. a margherita, ad aghi, a getto d’inchiostro, a tecnica laser e a sublimazione di cera.
Le s. ad aghi e a margherita sono in via di estinzione dalla fascia dei grandi consumi, sostituite ormai pressoché completamente da s. a getto di inchiostro e da s. laser. Le s. a margherita stampavano i caratteri mediante martelletti contenenti il carattere, in modo non dissimile da quanto avveniva nelle macchine da scrivere elettroniche. Le s. ad aghi sono invece dotate di una testina di scrittura costituita da un numero variabile di aghi (9, 18, 24, 48) All’aumentare del numero degli aghi aumenta la qualità grafica della stampa. Il principio di funzionamento è, nella s. ad aghi come in quella a margherita, la percussione dei caratteri su un nastro scorrevole imbevuto di inchiostro. Le s. ad aghi sono ancora molto usate per stampare su modulo continuo grandi quantitativi di dati.
Le s. laser utilizzano una tecnologia simile a quella delle fotocopiatrici: un raggio laser illumina un rullo sensibile alla luce. Il calore attira le particelle di un composto chiamato toner che si vanno a depositare sul rullo. Il successivo scorrimento del foglio sul rullo provoca il trasferimento del toner sulla carta e realizza la stampa.
Le s. a getto d’inchiostro, oggi largamente diffuse nella fascia consumer, si basano su sistemi che controllano lo spruzzo di minuscole gocce d’inchiostro liquido sulla carta.
Infine, le s. a sublimazione di cera (o termiche), vengono usate prevalentemente nella stampe a colori e utilizzano una tecnologia basata sul riscaldamento: una pellicola di materiale sintetico simile alla cera si scioglie depositando su un foglio di tipo speciale un sottile strato di colore ‘cerato’.
Nella valutazione di una s. generica si tiene conto di due fattori principali, la risoluzione e la velocità di stampa. La prima si misura in DPI (Dot per Inch, punti per pollice) e indica il numero di punti che la s. è in grado di disegnare nell’unità di misura; la seconda si misura in caratteri per secondo (CPS) nelle s.ad aghi e in numero di fogli al minuto per le s. a laser/getto d’inchiostro.
G. N.
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Come citare questa voce
Nicolosi Giuseppe , Stampante, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (24/11/2024).
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